Covid-19: informazione in condominio nel rispetto della privacy

Privacy in condominio: l’amministratore deve comunicare agli altri condomini il nome dell’inquilino affetto da Covid-19?

È una domanda che si sono posti in molti in queste ultime settimane: se una persona del condominio dovesse ammalarsi di Coronavirus, l’amministratore avrebbe il diritto di saperlo e l’obbligo di comunicare il suo nome agli altri condomini?

Come ci si difende altrimenti da chi, all’interno del palazzo, si ammala di Covid-19 e magari prende l’ascensore con tutti gli altri condomini, senza però dirlo?

Su questo aspetto si è appena pronunciato il Garante della Privacy.

Partiamo da un concetto: la privacy è un diritto costituzionale ma, come tutti i diritti elencati nella nostra carta suprema, va bilanciata con gli interessi di terzi che, specie se superiori in grado e importanza, vanno ugualmente tutelati.

È la prima volta, da quando esiste il codice della privacy, che la riservatezza della persona si trova a confrontarsi con un problema di salute nazionale ed è chiaro che, anche dinanzi alla tutela dei dati sensibili, viene prima la difesa della vita.

Proprio alla luce di ciò, ci si sarebbe aspettato dal Garante che questi consentisse la massima diffusione dell’identità dei soggetti che, all’interno del condominio, possono essere affetti da Coronavirus.

Evidentemente, però, l’Authority ha temuto che tali informazioni potessero circolare anche al di fuori del condominio, divenendo disponibili anche a chi non vanta alcun interesse.

Ecco perché il Garante privacy ha fatto alcune precisazioni: la prevenzione della diffusione di Covid-19 deve essere svolta solo da soggetti che istituzionalmente esercitino funzioni sanitarie.

Pertanto, l’amministratore di condominio non potrà raccogliere tali informazioni.

È chiaro che le autorità sanitarie saranno già informate in caso di condomino contagiato.

Nello stesso tempo, l’amministratore dovrà avvisare subito gli altri condòmini dell’esistenza di un caso di coronavirus, senza però indicare la famiglia – quindi il nome e il cognome dell’infetto – ma lasciando il tutto nell’anonimato.

Resta compito dell’amministratore di procedere alla sanificazione dello stabile invitando tutti alla massima cautela.

 

Fonte: La Legge per Tutti Srl