Orari condominiali: quali sono le regole?

 

In ogni condominio vi sono degli orari specifici in cui è possibile svolgere determinate attività o al contrario, in cui è vietato fare determinate cose.

Nei condomini a differenza delle case private, si devono rispettare determinate regole che permettono di convivere con le altre persone.

Seguire questi orari prestabiliti permette di mantenere buoni rapporti con i vicini, rispettando i loro diritti mentre loro rispettano i vostri.

 

Le fasce orarie ‘del silenzio’ da rispettare in condominio

 

Ecco la guida generale agli orari condominiali per il quieto vivere di tutti i condòmini.

Fare le pulizie, tagliare l’erba, far giocare i bambini nel cortile comune, suonare, giocare con il cane che abbaia, ristrutturare, ascoltare la musica e molte altre attività che come queste comportano l’emissione di rumori molesti sono vietate in determinate fasce orarie.

Questi orari sono quelli che richiedono silenzio, in quanto sono stati pianificati per il riposo.

In generale sono tra le 21:00 e le 8:00 (orario notturno) e tra le 13:00 e le 16:00 (orario pomeridiano).

Queste sono fasce orarie generiche, ogni condominio è libero di stabilire le proprie a seconda delle esigenze comuni.

Attenzione: gli orari possono variare anche a seconda dei giorni della settimana, ad esempio il sabato o la domenica.

Lo stesso vale per le stagioni: in estate le giornate sono più lunghe, perciò gli orari di silenzio serale potrebbero essere diversi.

 

Quali sono le conseguenze per i trasgressori?

 

Se una persona del condominio disturba in qualche modo con rumori o atteggiamenti molesti, vi sono tre possibilità per far valere le proprie ragioni:

  • Parlarne in assemblea condominiale per trovare un punto di accordo
  • Scrivere una lettera all’amministratore di condominio per chiedere il suo intervento
  • Adire le vie legali.

In genere è opportuno intervenire se il rumore supera la normale tollerabilità o reca disturbo ad un numero imprecisato di condòmini.

La procedura inizia sempre dall’interno: é buona regola parlarne prima di tutto in assemblea, per confrontarsi e capire se é possibile trovare un accordo: stabilire gli orari più elastici e rispettarli rigorosamente.

In caso contrario, non resta che presentare una formale causa contro il vicino di casa.

 


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